Al via uno studio per verificare l’efficacia del curry nella chemioterapia
La curcumina, sostanza presente nella pianta Curcuma da cui si ricava il famoso curry, potrebbe migliorare l’efficacia delle cure chemioterapiche: è questa l’ipotesi avanzata da alcuni ricercatori della University of Leicester (Regno Unito). La sostanza, in particolare, secondo gli studiosi potrebbe essere in grado di aumentare la sensibilità delle cellule cancerogene ai farmaci chemioterapici, rendendo la terapia anticancro più efficace e offrendo la possibilità di ridurre le dosi dei medicinali, non privi di severi effetti collaterali.
L’indagine coinvolgerà circa 40 persone affette da tumore all’intestino avanzato diffuso anche al fegato, una patologia difficile da curare. A un gruppo dei malati verranno fatte assumere pastiglie di curcumina per sette giorni prima dell’inizio della cura chemioterapica classica, mentre ai restanti partecipanti verranno somministrati solo i farmaci chemioterapici (gruppo di controllo).
Se l’indagine avrà esito positivo, il mondo scientifico avrà un’arma in più per contrastare il cancro, riducendo i rischi e i disagi legati all’uso della chemioterapia.
Articolo di A.M. – Omeopatiasalute.it
Pubblicato il 12-09-2012