Innovazione in contraccezione, la pillola che non c’era
Arriva in Italia una nuova pillola anticoncezionale con 17 ß-estradiolo, un estrogeno naturale identico a quello prodotto dal corpo della donna. Protezione sicura, disegnata attorno al benessere femminile.
Per rispondere alle aspettative delle donne, che in un contraccettivo orale cercano controllo del ciclo, tollerabilità e facilità di utilizzo, la pillola è andata incontro a una serie di miglioramenti. In questi anni le aziende farmaceutiche hanno lavorato per realizzare pillole contraccettive sempre più “dolci” e a misura di donna. L’ultima arrivata sul mercato, dopo il parere positivo dell’Agenzia europea del farmaco, è un anticoncezionale orale combinato, monofasico, basato su due ormoni steroidei: il 17 ß-estradiolo, un estrogeno strutturalmente identico a quello prodotto naturalmente dalle ovaie durante il ciclo, e il nomegestrolo acetato, un progestinico già da tempo impiegato per i disturbi del ciclo nella donna fertile e, associato all’estrogeno, usato per la protezione endometriale nella donna in menopausa, che utilizza una terapia sostitutiva ormonale. Come le altre pillole contraccettive, agisce bloccando l’ovulazione, alterando il muco cervicale e assottigliando l’endometrio (il rivestimento interno dell’utero). “La combinazione del 17 ß-estradiolo e del nomegestrolo acetato assicura diversi benefici” precisa il professor Andrea Genazzani, direttore della cattedra di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Pisa. “Provoca un flusso più breve e più leggero, non altera i parametri lipidici, quelli della coagulazione e del metabolismo glucidico. Inoltre l’estradiolo non ha gli effetti epatici dell’etinilestradiolo (EE), fino a oggi l’unico estrogeno utilizzato in contraccezione. L’EE può essere 100, 300 o 500 volte più potente dell’estradiolo in base ai ripetuti processi di metabolizzazione epatica a cui va incontro che possono essere gravati da specifiche differenze interindividuali, contrariamente a quanto accade all’estradiolo. Il nomegestrolo si contraddistingue per avere, oltre a un eccellente legame con i ricettori per il progesterone, solo un modesto effetto antiandrogenico, considerato benefico in relazione ad alcuni inestetismi”. In pratica una nuova pillola in grado di rispondere alle esigenze di quelle donne, oltre l’80%, che non desiderano usare prodotti che alterino l’equilibrio naturale del loro corpo e sono ancora restie all’utilizzo di questo farmaco.