Lallazione: una strategia che promuove l’apprendimento dei bambini
La natura ha predisposto svariati sistemi, di cui molti probabilmente ancora sconosciuti, per favorire i cuccioli: l’esempio più noto è che il loro aspetto goffo e ingenuo riduce l’aggressività e intenti predatori, promuovendo atteggiamenti protettivi e istinto di conservazione. Una scoperta recente riguarda l’uomo e in particolare il ruolo del linguaggio: uno studio pubblicato sulla rivista “Journal of Child Language” da tre ricercatori americani del dipartimento di Psicologia della Cornell University ha infatti dimostrato che la lallazione induce i genitori a modificare la modalità con cui si rapportano ai propri bambini.
Il protocollo prevedeva che 30 coppie di madri con i rispettivi figli di 9-10 mesi partecipassero per due giorni consecutivi a sessioni di mezz’ora in laboratori pieni di giochi, con l’obiettivo di verificare gli eventuali cambiamenti del vocabolario e della sintassi e il relativo impatto sulla maturità vocale dei piccoli. È così emerso che i bambini le cui madri avevano fatto ricorso a un linguaggio semplificato, con meno parole uniche e espressioni più brevi, apprendevano più rapidamente, il secondo giorno, i nuovi suoni. La lallazione, dunque, secondo l’interpretazione del coordinatore dello studio Michael Goldstein, funge da catalizzatore sociale per i bambini, ai quali consente di ottenere informazioni dagli adulti che li circondano.
Piercarlo Salari
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31307565
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