Omeopatia e sport
Sportivi, professionisti e non, alle prese con traumi e infortuni
La pratica di sport espone notoriamente al rischio di varie tipologie di eventi traumatici, che allo stesso modo interessano coloro che approfittano della stagione estiva per riprendere l’attività preferita oppure per dedicarsi a una del tutto nuova, magari anche con l’obiettivo di riacquistare il peso forma.
Benché meno rilevante sul piano sintomatologico, è bene differenziare due categorie di incidenti o infortuni: quelli improvvisi e responsabili di vere e proprie lesioni alle strutture muscolo-osteo-articolari e quelli dovuti invece a sovraccarico funzionale e caratterizzati per lo più da infiammazione.
Altri aspetti meritano inoltre attenzione. Innanzitutto una preparazione adeguata: non bisogna infatti dimenticare che la mancanza di allenamento predispone spesso a errori e a sovrastima – e quindi ad abuso – delle proprie forze e capacità. Analogamente preparazione significa equilibrio posturale e adozione di uno schema dietetico adeguato. In secondo luogo sono da valutare le caratteristiche del singolo individuo (età, sesso, costituzione, anamnesi), anche se le casistiche non sempre mostrano dati concordi, come per esempio per le differenze di frequenza di incidenza tra i due sessi. Infine vanno considerati eventuali rischi specifici, connessi all’eventuale utilizzo di attrezzi e/o sistemi di sicurezza nonché alle azioni e ai movimenti compiuti. Per esempio, nell’ambito della pallavolo, uno studio di Schafle et al. sugli infortuni nel 1987 nei campionati statunitensi dimostrò che era di tre volte più pericoloso giocare sottorete, posizione associata a oltre due terzi di tutte le distorsioni di caviglia, che è il distretto più esposto, seguito da ginocchio e spalla.
Il ruolo dell’Omeopatia
L’Omeopatia è un prezioso alleato degli sportivi, in termini sia di prevenzione degli incidenti traumatici e mantenimento dell’organismo sia di supporto alle prestazioni e all’efficienza fisica: numerosi sono infatti i farmaci utilizzati sia da professionisti sia da atleti appassionati di tutte le età, con i vantaggi dell’assenza di controindicazioni, di preservare l’armonia psicofisica e prevenire il ricorso al doping con tutte le sue implicazioni sanitarie e legali.
Ecco i principi più importanti e diffusi:
ARNICA MONTANA
Previene e cura i traumi fisici contusivi, con dolore intenso, gonfiore ed intorpidimento dei muscoli e delle articolazioni. È il rimedio principale del dolore post-traumatico.
HAMAMELIS VIRGINIANA
È indicata per la sofferenza vascolare e del circolo venoso, particolarmente sollecitato in alcuni sport.
RHUS TOXICODENDRON
Si può definire come il rimedio dei reumatismi e dei dolori che peggiorano con l’umidità e con il freddo. È utile anche nelle tendiniti, causate da sovraccarico cronico, come per esempio in quelle del gomito (tennis), del polso o dell’achilleo (pallacanestro, pallavolo), in cui Rhus toxicodendron si utilizza se l’immobilità peggiora il dolore.
CUPRUM METALLICUM
Si può impiegare sia come preventivo sia in caso di comparsa, anche ripetuta, di crampi per sovraffaticamento o estensione forzata di un muscolo.
HYPERICUM
Si somministra in traumi a carico di distretti particolarmente innervati (per esempio le dita), nei traumi coccigei e in tutti i dolori che si irradiano dalla periferia al centro, soprattutto poi nelle nevralgie post traumatiche.
LEDUM PALUSTRE
Trova indicazione nelle contusioni con ematomi (per esempio l’“occhio nero”, di cui si giova anche SYMPHITUM, utile in traumi zigomatici, tibiali e corneali), in ferite da punta, penetrazione di schegge sotto le unghie e traumi muscolotendinei a livello delle piccole articolazioni
RUTA GRAVEOLENS
Rappresenta un valido supporto nelle manifestazioni contusive e distorsive dolorose tendinee e del periostio
Dalla posologia all’esperienza sul campo
La posologia varia da individuo a individuo e da caso a caso. Prevalentemente si impiegano diluizioni quali la 5CH o la 30CH ripetute frequentemente negli eventi acuti, con l’accortezza di interrompere la somministrazione sia in caso di miglioramento della sintomatologia sia in caso di comparsa di sintomi diversi da quelli che precedevano la prescrizione stessa. Da segnalare la pomata Symphitum Composito IMO sia come trattamento post-traumatico sia quale prevenzione di recidive. A tale riguardo va segnalata un’esperienza (Tonello F. Omeopatia oggi. 2011; 45:18-21) su 25 atlete di pallavolo, di età compresa tra 16 e 24 anni, impegnate tutte in quattro sedute di allenamento ed in una partita di campionato settimanali. L’impiego di Symphitum Composito IMO, a fronte di un numero complessivo di 36 eventi traumatici (pari a circa 1,44 eventi in media per atleta) occorsi nell’anno precedente, ha determinato una riduzione a 8 eventi traumatici (pari a circa 0,32 eventi in media per atleta). Inoltre, le giornate di allenamento e le partite di campionato perse per ogni evento si sono ridotte: in media i giorni di inattività post-traumatica nell’anno precedente erano circa 12 per evento, mentre l’osservazione in questo ultimo anno ha attestato ad una media di 8,25 giorni per evento il periodo di riposo e terapia.