Un europeo su cinque si affida alla medicina alternativa oltre a quella classica
Il Rapporto sulla salute 2020 commissionata dall’azienda farmaceutica tedesca STADA fornisce un’istantanea rappresentativa di dodici paesi europei su ciò che i cittadini europei pensano del futuro della salute. L’indagine Tutte le strade portano alla salute? Come l’Europa si muove verso il futuro, è stata condotta dall’agenzia di ricerche di mercato Kantar Health e ha visto intervistati oltre 24.000 partecipanti provenienti da Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Polonia, Russia, Serbia, Spagna, Svizzera e Regno Unito; quest’anno il rapporto include uno ‘speciale corona’, con più di 6.000 intervistati provenienti da sei paesi.
Tra i risultati più importanti si possono citare i seguenti:
- Il 74% degli europei è soddisfatto del proprio sistema sanitario. I punteggi più alti si trovano in Svizzera, Austria e Belgio (oltre il 90% ciascuno) e i più alti tassi di insoddisfazione nei paesi dell’Europa orientale intervistati – Polonia, Serbia e Russia (tutti sotto il 40%).
- Rispetto all’anno precedente, la fiducia nella medicina convenzionale è in leggera crescita in tutta Europa: il 70% degli intervistati ha fiducia nella medicina convenzionale, rispetto al 64% del 2019.
- L’apertura verso i trattamenti via webcam è aumentata notevolmente rispetto al 2019. Sette europei su dieci sono ora aperti a colloqui medici via webcam, rispetto a solo il 54% nel 2019.
- Nonostante il passaggio generale all’online, le farmacie locali continuano a godere di un elevato livello di fiducia tra gli intervistati: quattro su cinque preferiscono ricevere i loro farmaci dal loro farmacista locale (ritiro o consegna) piuttosto che da una farmacia per corrispondenza.
Il Rapporto sulla salute 2020 di STADA studia anche l’apertura a trattamenti alternativi come l’omeopatia e l’agopuntura – i Paesi in cui tale apertura è superiore alla media sono la Serbia (35%), l’Austria (24%) e la Svizzera (23%). Ciò rafforza i risultati del rapporto del 2019, secondo cui un quinto si affida a cure alternative come l’omeopatia e l’agopuntura, oltre che sulla medicina classica, oltre che ad alimenti funzionali come i probiotici. Tali metodi integrano la medicina classica per la maggior parte delle persone, ma non la sostituiscono. Le donne sono più aperte a questi metodi rispetto agli uomini: una donna su quattro vi si affida, ma solo un uomo su sei. Insieme al 27% di chi attura rimedi casalinghi, più della metà degli europei ha fiducia nelle proprie capacità quando si tratta di combattere i primi sintomi di una malattia. Il nove per cento in Europa si affida a internet come fonte di informazione e il due per cento all’omeopatia per le cure.
(Fonte: ECHAMP)