La ginnastica oculare: piccoli esercizi per il benessere dei nostri occhi
In questo articolo troverete alcuni semplici consigli per dare sollievo ai vostri occhi, proteggerne la salute e apportare benefici alla vista
Moltissime funzioni dell’occhio sono regolate da muscoli che avvolgono il bulbo oculare e se ne diramano. Le funzioni principali di questi muscoli, piccoli ma potenti, sono di spostare l’occhio per dirigere lo sguardo in differenti direzioni e di accomodarlo, permettendo di mettere a fuoco oggetti situati a distanze differenti. Quando questi muscoli lavorano, non ci accorgiamo della loro esistenza, ma se, per qualche motivo, questi muscoli lavorano male, subentra una sensazione di stanchezza oculare, diventa difficile mettere a fuoco gli oggetti e si vede meno bene sia da vicino, sia da lontano. Questa condizione è determinata fondamentalmente da un uso sbagliato della vista, che diventa sempre più frequente nella nostra vita quotidiana. Come ogni muscolo, anche i muscoli dell’occhio sono fatti per muoversi: la staticità, la fissità sono condizioni antitetiche alla fisiologia dell’occhio. Eppure, per gran parte di noi è divenuto “normale” fissare per lungo tempo qualcosa di vicino: lo schermo del computer, quello del telefono (magari di notte, o in condizioni di poca luce), la pagina di un libro. L’occhio, invece, è nato ed è strutturato per guardare lontano, nello spazio aperto, spostando la vista su oggetti in movimento.
Ai nostri antenati cacciatori occorreva uno strumento capace di distinguere le prede da cacciare (o il nemico da cui fuggire) anche a grande distanza. Oggi, mentre il 40% degli occidentali deve indossare occhiali o lenti per vedere bene, i popoli che vivono in pianure ampie (come i beduini del deserto o i mongoli della steppa) non ne hanno certamente bisogno, e vedono anche da molto lontano.
Esercizi pratici
Il primo esercizio consiste semplicemente nel guardare lontano. Cercate un luogo dove il vostro sguardo possa spaziare liberamente: la riva del mare, qualunque punto elevato, nella natura (una collina) o, se proprio non potete, anche in città: un terrazzo con vista aperta, la pianura, un lungo viale cittadino. Sedetevi comodamente, rilassate il vostro corpo e… guardate. Guardate il più lontano possibile, lasciando che i vostri occhi vaghino nello spazio liberamente, senza fissare alcun punto in particolare, magari verso le nuvole, spostando lo sguardo continuamente in modo rilassato. Seguite il profilo dei monti o dei tetti in lontananza. Cercate di respirare in modo regolare, se ne siete capaci, usando la respirazione addominale: rilassate i muscoli delle spalle, così spesso tesi, lasciate cadere le braccia accanto al corpo. Fate questo facile esercizio il più spesso possibile, per una decina di minuti o anche per qualche istante. La sera, prima di addormentarvi, fissate lo sguardo sul punto più lontano nella vostra stanza (che spesso sarà un angolo del soffitto) e chiudete gli occhi mentre guardate lontano, in modo da conservare il rilassamento della muscolatura anche durante il sonno. Abbiamo detto che la fissità dello sguardo è la causa di molti problemi: cogliete dunque nella vostra giornata l’occasione per muovere gli occhi, poggiando per un attimo lo sguardo in direzioni diverse: in basso, in alto, a destra, a sinistra, vicino, lontano. Muovete un dito davanti al vostro viso facendo dei ghirigori nell’aria e seguitelo con lo sguardo, tenendo ferma la testa. Spostate lo sguardo da lontano a vicino: fissate per alcuni istanti un punto lontano, poi fate lo stesso con un punto molto vicino.
Dedicate qualche minuto al palming: è una tecnica di rilassamento che si fa coprendo gli occhi chiusi con le mani. Sedetevi comodamente, appoggiate i gomiti al tavolo e, incrociando i palmi delle mani, coprite gli occhi, cercando di fare più buio possibile. Respirate regolarmente in modo rilassato. All’inizio vedrete, a occhi chiusi, delle strane immagini: lampi di colore, velature simili ad alghe che fluttuano nel mare. Lasciate che queste immagini scorrano, poi, dopo qualche minuto, immaginate di vedere un cerchio di colore nero. Quando lo avrete visualizzato, cercate di dilatare questo cerchio sempre di più, fino a vedere tutto di un nero uniforme. Ci vorranno diverse sedute per ottenere uno sguardo “nero”: più il vostro sguardo sarà teso, affaticato, più i vostri muscoli saranno contratti e affaticati, meno facile sarà. Alcuni non ci riusciranno che dopo alcuni mesi, ma questo esercizio porta comunque a un rilassamento profondo della muscolatura. Al termine della seduta di palming, per lubrificare l’occhio, instillate negli occhi due gocce di un collirio a base di Cineraria maritima, un ottimo coadiuvante nella vascolarizzazione del bulbo oculare con un effetto lenitivo.
L’ultimo esercizio è il blinking, che consiste semplicemente nello sbattere velocemente le ciglia, sempre in postura rilassata, guardando davanti a voi: apri e chiudi, apri e chiudi… Concentratevi soprattutto sull’aprire gli occhi, più che sul chiuderli. Prendete un riferimento di una scritta e, dopo l’esercizio, constaterete che la vostra vista è già migliorata – di un poco, ma in maniera evidente. Praticate questi semplici esercizi in modo continuativo, tutti i giorni, e sempre umettando i vostri occhi con il collirio Cineraria maritima, e i risultati non mancheranno. L’uso di un buon collirio è di grande importanza: la secchezza oculare è un fenomeno frequente per chi vive molte ore in ambienti chiusi, con aria poco umidificata o, d’estate, raffrescata (spesso in modo eccessivo…) dai climatizzatori. La Cineraria maritima è conosciuta da sempre per le sue benefiche proprietà: non contiene vasocostrittori né antibiotici, e può essere usata liberamente più volte al giorno a tutte le età (anche i piccoli si stancano giocando alla Playstation o con lo smartphone!).
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