Zanzare in aumento. Ma il clima, questa volta, non c’entra
Il 2016 ha battuto ogni record dal 1850, ritenuto l’anno più torrido degli ultimi due secoli, essendosi la temperatura media mondiale innalzata di 1 °C. E il 2017 non si prospetta da meno. Ma se la comunità si divide tra chi chiama in causa l’inquinamento, paventando un riscaldamento fino a 3-4 °C, e chi invece pensa a eventi ciclici del tutto fortuiti nel mondo naturale, una questione diversa riguarda l’aumento delle zanzare, comprovato sia dall’esperienza personale sia dai riscontri ufficiali. In questo caso, però, il clima non c’entra. È quanto afferma uno studio californiano che, partendo dal fatto che le popolazioni di Culex pipiens (la banale zanzara che ci tormenta di sera) a New York, nel New Jersey e in California, si sono quintuplicate nell’ultimo mezzo secolo, ha esaminato e incrociato numerosi rilievi su precipitazioni, urbanizzazione, uso di pesticidi e presenza di residui nel terreno. L’abbondanza delle zanzare e il numero delle specie erano molto basse nell’era del DDT e sono aumentate dal 1972 quando l’insetticida è stato bandito negli USA. Lo stesso fenomeno si è verificato per l’urbanizzazione che favorisce le specie ematofaghe a scapito di quelle con altri stili di vita. L’effetto del cambiamento climatico si esplica solo a livello di estensione dell’area di diffusione di alcune specie tropicali come Aedes aegypti, che trasmette Zika, dengue e altre malattie. Gli autori dell’indagine concludono dunque che l’impatto del clima sulle zanzare è relativo, mentre sarebbe il caso di prendere in seria considerazione l’opportunità di strategie di prevenzione ambientale, pena il rischio di ondate epidemiche di malattie come quella da virus Zika.
Prepariamoci, in ogni caso, ad affrontare l’imminente ricomparsa di questi fastidiosi insetti, ad adottare tutti i necessari provvedimenti di prevenzione e ricordiamo che in caso di puntura un toccasana per la pelle è l’associazione di Calendula, Cardiospermum ed Echinacea in crema, che può essere applicata anche ai bambini e svolge un’importante azione antinfiammatoria, antisettica e cicatrizzante.
Piercarlo Salari
Fonte: Rochlin I et al. & A. Marm Kilpatrick, Nature Communications 7, Article number: 13604 (2016)