I rimedi per rafforzare il sistema immunitario dei bambini
Per rinforzare il sistema immunitario e, in particolare, per i bambini che tendono ad avere spesso infezioni alle alte vie respiratorie e allergie, l’Omeopatia propone due rimedi, il Mucor racemosus e l’Aspergillus niger, che agiscono stimolando nel bambino una risposta adattativa all’ambiente esterno.
In genere, per un trattamento di prevenzione si consiglia di iniziare a settembre fino a marzo, somministrando 1 goccia del preparato per anno di età nel bambino, nei soggetti più grandi e nell’adulto 5 gocce al giorno.
Altrettanto utile può essere l’utilizzo di prodotti immunobiologici a base di Bacillus subtilis e di Bacillus cereus, entrambi in grado di attivare efficacemente le difese immunitarie e particolarmente utili ai soggetti che hanno tendenza ad avere malattie respiratorie importanti, recidivanti o croniche.
Dopo una terapia di fondo con Mucor racemosus e Aspergillus niger per riequilibrare ed eliminare un’eventuale infiammazione residua, si possono prevedere 4-6 settimane di trattamento con questi immunobiologici, che si possono anche applicare per via percutanea (con frizioni) nei punti indicati in base al disturbo per potenziare il sistema immunitario.
Un aspetto da non sottovalutare è il sovraccarico psicofisico cui molti bambini di oggi vengono sottoposti, in particolare quando praticano uno sport in maniera intensiva oppure più attività. In questo caso la costituzione fa la differenza:
– il bambino sulfurico reagisce bene all’ambiente e difficilmente si scompensa, a meno di un regime alimentare sregolato;
– il bambino carbonico è caratterizzato da una risposta lenta, con anergia a livello del corticosurrene: in questo caso, è bene rallentare il ritmo di vita e rispettare i segnali del suo organismo, che spesso va ciclicamente incontro a esaurimento funzionale (per esempio, con comparsa di febbre il sabato mattina o nel fine settimana);
– il bambino fosforico o fosfo-fluorico è molto creativo, intelligente, fantasioso, concreto e ipersensibile: pur essendo più rapido del carbonico nel pensiero e nell’azione, se l’ambiente diventa per lui troppo stressante soprattutto sotto il profilo psichico, può andare incontro a sofferenza;
– il tubercolinismo è una condizione ereditata, che predispone a malattie respiratorie croniche. Spesso i soggetti di questo tipo sono fosforici di costituzione e quindi poco schermati verso l’ambiente.
I genitori dovrebbero conoscere le caratteristiche dei propri figli e il loro bisogno di cibo, gioco e sonno per adattarsi a esse anziché pretendere il contrario, imponendo ritmi e abitudini non fisiologiche. Anche una vita regolare, senza eccessi e soprattutto proporzionata alle necessità costituzionali del singolo bambino può contribuire, infatti, a mantenere il suo stato di salute e a evitare quelle situazioni di sovraffaticamento in grado di favorire l’impianto di patogeni, in particolare a livello delle vie respiratorie. Infine, un suggerimento: un giorno di convalescenza in più, soprattutto quando un bambino non si è ancora del tutto ripreso, può essere di estrema e decisiva utilità sia per lui sia per l’intera comunità, in quanto efficace nel ridurre le potenzialità di contagio.